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Cinema-Tv

Cinema-Tv:

Sicuramente una delle esperienze più formative della mia carriera resta quella nella redazione di Telemontecarlo, a partire dal 1986. Eravamo un gruppo giovane e motivato alle prese con una sfida mai tentata prima: fare un telegiornale in diretta nazionale, in concorrenza con la Rai. Sicuramente ci siamo riusciti, e abbiamo indotto la concorrenza a “svecchiarsi” un bel po’. In quegli otto anni sono enormemente cresciuto come uomo, come giornalista (ho sostenuto l’esame di stato e sono iscritto all’albo) e come professionista della comunicazione in generale, applicando al mezzo televisivo tutto quello che avevo capito e acquisito sui palchi, dal vivo, in radio, in mezzo al pubblico. Dopo Tmc (sono uscito in occasione di una delle tante crisi di una televisione che resiste a tutto, ma non alla vocazione al nanismo) per due stagioni ho lavorato accanto ad Aldo Biscardi nel suo “processo del lunedì”, dove, più che di giornalismo sportivo, ho portato il mio contributo sulle capacità di intrattenimento e improvvisazione. Ma la vera accademia di tutte le arti, la grande palestra della mia formazione resta il teatro.

Fiction:

Da qualche anno ha ripreso vigore, ma quando mi sono avvicinato alla macchina da presa (nei primi anni ‘80) la produzione italiana era in uno dei suoi momenti più neri. Ebbi la fortuna di lavorare al fianco di Enzo Cerusico in una piccola serie tv intitolata “l’uomo che parlava ai cavalli” (non era ancora arrivato il film con Robert Redford). Poi il lavoro a Tmc mi blocco’ , meravigliosamente, per quasi 8 anni. Solo dopo il 2000 sono tornato a recitare davanti alla macchina da presa, con corti, piccoli ruoli in varie fiction e, nel 2007, nello sceneggiato “il generale dalla chiesa” con protagonista Giancarlo Giannini, interpreto il giudice Coco, una delle prime vittime dell’eversione rossa.